Biographical Statement
My name is Tómas James Medeiros Casey and I am a World Language Major with a concentration in Spanish and Italian and a minor in Portuguese. I was born in Brazil but immigrated to the US in 2001 and have lived here all my life. Since middle school, my passion for learning foreign languages has brought me so many exciting new connections. Some of my favorite things are soccer, music, and great stories, and each of these has pushed me to explore different cultures and learn more about the world. I let my curiosity and the support of those around me drive me forward toward my passions and I am proud of the journey it has taken me on. Also, I enjoy the idea of being able to communicate with 2.3 billion people around the world who speak either English, Spanish, Italian, or Portuguese. I selected Adriana Carati as the character I wanted to write about because she has an incredible life story. To me, she embodies what it means to be strong and proud as she has had to overcome many painful tragedies, but still manages to smile and find some happiness in her life. She is a playful schoolteacher who raised a beautiful family of successful children who adore her. Adriana reminds me of my own grandmother in many ways; both had to cope with the loss of their husbands and of one of their children. Adriana finds new life again when she discovers that her late son had a child, and is able to replace her sadness with new hope and love for her grandchild. I think that her story is very touching and heartbreaking at times, and I think that the actress, Adriana Asti, did an amazing job with her character.
Adriana Carati: La matriarca
Adriana Carati è una donna gentile che fa la parte della matriarca nel film La Meglio Gioventù. Adriana è la madre di Giovanna, Nicola, Matteo, e Francesca ed è sposata con Angelo Carati. Lei è una donna che vive attraverso tanti momenti storici: cresce durante e subito dopo la Seconda guerra mondiale, vive durante gli anni della rivoluzione studentesca quando i suoi figli studiano all’università, assiste agli attentati terroristici nel suo paese e ai cambiamenti politici e alla morte di giudici importanti per opera della mafia. Alla fine, però, tutto quello che vuole è che la sua famiglia sia sana e felice, ma vivrà molte sofferenze.
All’inizio del film Adriana litiga con Angelo perché lui ha messo un’ipoteca sulla loro casa e questo la rende molto preoccupata. Angelo non è preoccupato come lei perché si considera un grande uomo d’affari e pensa che lei sia troppo razionale e non abbia fantasia come lui che è un uomo del sud. Il film mostra lo stereotipo italiano secondo cui la gente del nord è razionale mentre le persone meridionali sono irrazionali. Ma questo rivela anche le tendenze misogine del marito. Adriana dice a Matteo che se l’ipoteca andasse male, loro finirebbero a dormire sotto i ponti e scherza con Francesca che il divorzio non esiste in Italia come in America.
Quando Angelo e Adriana vanno all’appartamento di Nicola e Giulia a Torino per conoscere la loro nipote, Sara, scoprono che Nicola è impegnato in tribunale per testimoniare contro uno psichiatra di un manicomio che usava l’elettroshock con i suoi pazienti. Lei va al processo per stare vicina a Nicola e poi rivela a Nicola, dopo il processo, che Angelo ha una malattia molto grave. Lei dice a Nicola di non dire niente al padre. Credo che lei avrebbe voluto che Nicola, un dottore, avesse fatto qualcosa per il padre, ma sapeva che Angelo non sarebbe stato d’accordo. Tristemente, Angelo muore e Adriana rimane vedova e sola. Dopo il funerale, lei spiega a Giovanna che non vuole andare a Milano a vivere con lei perché deve continuare a lavorare. Penso che lei continui a lavorare come insegnante perché il lavoro le dà un senso di vitalità. Lei lavora per molti anni fino alla morte di suo figlio Matteo.
A Capodanno, Adriana festeggia con la sua famiglia e Matteo arriva in ritardo come sorpresa per lei. Lei gli dice felicemente che sapeva che sarebbe venuto. Se Matteo non fosse venuto alla festa, Adriana non avrebbe più visto suo figlio vivo perché quella notte lui si è suicidato. Questa notizia la rende completamente scioccata e devastata. Il giorno successivo, lei scopre che Matteo è morto e va al suo appartamento con Nicola, Francesca, e Giovanna. Lei dice a Francesca di prendere alcuni sacchetti per portare via i libri di Matteo, ma quando vede che il sangue di Matteo è lavato via dal marciapiede, ha una crisi isterica. I libri di Matteo sono lanciati per terra da Adriana durante la sua crisi di nervi e possiamo vedere il profondo dolore che sente in quel momento. I suoi figli, piangendo, la rassicurano.
Dopo sette anni, Nicola scopre che Matteo ha avuto un figlio con una donna di nome Mirella. Il figlio si chiama Andrea e lui rivela questa notizia ad Adriana. Loro vanno in Sicilia per conoscere Andrea e Adriana decide di rimanere con Mirella e suo nipote. Vedo questo momento come un salvagente per il suo dolore. Dopo tanti momenti difficili, penso che la scoperta di Andrea le porti nuova vita. Attraverso la storia di Adriana Carati possiamo capire come la vita sia fatta di momenti felici ma anche di tanti momenti dolorosi che dobbiamo sapere accettare e da cui dobbiamo imparare a rialzarci.